Lampadario Toussaint



Giovanni Toussaint

Firenze, attivo nell’ultimo quarto del XVIII secolo

Materiale: Legno dorato e scolpito

Misure: 120 x 120 cm

scheda critica a cura di gherardo turchi

Sontuoso lampadario da palazzo in legno dorato a dodici luci. Il lampadario, proveniente da una nobile residenza fiorentina, risulta geometricamente caratterizzato da due livelli uniti da fusto centrale in legno scolpito a fogliami e motivi fitomorfi. La coccia alta è caratterizzata da una corona di elementi lignei scolpiti a foglia, solitamente realizzata quale elemento decorativo atto ad ingannare l’occhio dello spettatore, al fine di rappresentare il lampadario quale Corpus unico con il soffitto. Il secondo livello, unito a quello sovrastante da catene lignee scolpite a motivi geometrici, a richiamare le trine dei ricami a piccolo punto, è caratterizzato da dodici bracci portacandele sporgenti verso l’esterno, lavorati a traforo come pure la paniera di chiusura terminante con la cosiddetta “pigna”. Data l’eccellenza del lavoro e la combinazione del traforo con la mano scultorea, si può dedurre facilmente che tale opera provenga da una delle più importanti botteghe attive a Firenze nel corso della seconda metà del XVIII secolo: quella di Giovanni Toussaint. Fine intagliatore a servizio del guardarobiere di Palazzo Pitti, Giovanni Toussaint intraprese la sua carriera, sin da giovanissimo, in quelle botteghe che gravitavano nella città Medicea rivelandosi, sin da subito abile disegnatore d’arredi alla cui fortuna si aggiunse una mano felice per la padronanza di quella nobile arte dell’intaglio ligneo che ne contraddistinse, in seguito tutta la carriera. Lavorò con “legnaioli” quali Liborio Bracci ed altri grandi artisti presenti all’interno delle botteghe al soldo di Palazzo Pitti, essendo sempre tenuto in grande considerazione come si evince dai documenti ad oggi pervenuti a noi. Il lampadario può quindi presumibilmente considerarsi una di quelle opere realizzate dal Toussaint per una nobile committenza fiorentina per cui lavorò al di fuori delle classiche committenze della famiglia Granducale. Esempi simili di arredi, per delicatezza d’intaglio e memoria di soggetti fitomorfi, realizzati da Giovanni Toussaint sono passati ad aste internazionali, quali Sotheby’s Milano del 2007, vendita degli arredi fiorentini di Palazzo Serristori.

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