Riserva portapolvere



Botteghe toscane

Toscana, ultimo quarto del XVI secolo.

Materiale: Legno e ferro traforato

Misure:

scheda critica a cura di gherardo turchi

Antica riserva da polvere da sparo in ferro inciso e sbalzato con molla di carica al beccuccio. L’opera, di pregevole fattura, rientra in quella gamma di accessori da sparo solitamente portati al seguito di soldati e milizie armate di pistole e fucili quali fondamentali per l’utilizzo delle armi da fuoco. La riserva da polvere prende un posto di primaria importanza nel corso del XVII secolo in quanto, proprio in questo periodo, l’arma da fuoco diviene di fondamentale importanza sia nei campi di battaglia che in compagine di caccia, migliorando sensibilmente, non solo la letalità, ma anche la precisione nel tiro a lunga distanza.

La forma triangolare, unitamente al decoro in ferro traforato a mascheroni e cornucopie presente sul fronte, impreziosito dallo stacco cromatico reso dall’apposizione del velluto rosso, colloca la produzione del portapolvere in quelle botteghe attive in Toscana tra la fine del XVI ed il primo quarto del XVII secolo. Lo stemma raffigurato al centro dell’opera risulta essere un particolare importante non solo per catalogare cronologicamente l’opera ma anche per collocare la stessa all’interno dell’armeria della famiglia per la quale è stata prodotta. Lo stemma araldico rappresenta due lupi passanti, stemma questo della famiglia Cosatti. Famiglia di origine laziale, una branca dei Cosatti si trasferì a Siena alla fine del Cinquecento, venendo di fatto iscritta nel Libro d’Oro delle Famiglie Nobili e Notabili della città nel 1612, come si evince dai documenti presenti nell’archivio storico senese.

L’opera giunge a noi in buono stato conservativo e rappresenta un’importante aggiunta al catalogo di opere realizzate in toscana nel tardo Cinquecento.

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