Antica
e rara fiasca istoriata in maiolica invetriata Il Corpus centrale è decorato con una scena tratta dalla Bibbia, nello
specifico dal Primo Libro dei Re, e rappresenta il Giudizio di Re Salomone il
quale trovandosi davanti due donne che reclamavano la maternità dello stesso
figlio, decise di farlo dividere in due e consegnarne una parte a ciascuna
donna. Solo la madre naturale a quel punto chiese al saggio Re di consegnare
all’altra donna il pargolo, al fine di salvargli la vita, dimostrando con tale
atto di amore di essere la madre naturale del fanciullo. Il momento prima
dell’esecuzione del bimbo è magistralmente cristallizzato nella scena di questa
fiasca dal maestro “maiolicaro” che l’ha realizzata, imprimendo in essa tutto
il drammatico phatos in essa
contenuto. La bottega della famiglia Patanazzi era una delle più ferventi ed
attive ad Urbino nel corso del XVI secolo, ricordata sovente nei libri insieme
alla famiglia a cui apparteneva un altro gigante della produzione di maioliche
del tempo, Xanto Avelli.
Dalla
bottega dei Patanazzi sempre sono usciti pezzi di enorme valore storico
artistico, caratterizzati da colori vivi come il blu ed il giallo, e grandi
figure tratte, quasi sempre, da temi religiosi o mitologici.
La
fiasca in oggetto rientra perfettamente in quel catalogo autografo che la
famiglia Patanazzi realizzò nel corso del XVI secolo, uniformandosi ad esempi
simili ad oggi presenti in musei mondiali. Esempio su tutti ne è la fiasca da
pellegrino al Museo Nazionale del Bargello a Firenze sul cui fronte è
raffigurata una scena tratta dalle Metamorfosi di Ovidio.
Particolare
importante riveste la presenza del tappo originale, anch’esso in maiolica
invetriata a colore, raramente riscontrabile in esemplari della stessa epoca in
quanto, sovente, andava perduto o rotto nel corso del tempo.