Ebanista fiorentino
Firenze, primo quarto del XIX secolo
Materiale: Noce e varie essenze di palissandro
Misure: 160 x 80 cm
scheda critica a cura di gherardo turchi
Antico e pregiato tavolo decagonale in noce con decori ad intarsio di differenti legni pregiati risalente agli inizi del XIX secolo. Il mobile, di origine fiorentina, proviene da un prestigioso palazzo di una nobile famiglia, tale fatto spiega l’eleganza e la raffinatezza della lavorazione ad intarsio. Il piano presenta una patina di particolare lucentezza e brillantezza, i bordi leggermente spioventi risultano essere impreziositi dal particolare motivo a becco di civetta. In prossimità dei bordi è presente una cornice che corre a tutto giro, arricchita al suo interno da motivi esagonali allungati, meglio dette specchiature, contenenti spirali e girali di fogliame che si alternano a motivi circolari includenti stelle ad otto punte costituite da diversi legni. Il piano si presenta ripartito, attraverso decori ad intarsio, in dieci identiche porzioni trapezoidali delimitate ognuna da due sottili cornici lineari: una semplice in un legno più chiaro ed un’altra leggermente più sottile caratterizzata da un motivo geometrico che contribuisce a conferire ordine ed armonia all’insieme. Nel centro di ogni parte si trovano motivi vegetali e floreali che, attraverso girali e volute, assumono la forma di coppe e motivi antropomorfi, oltre a veri e propri draghi, fenici, colombi e cavallucci marini. La caratteristica peculiare che conferisce un valore elevato all’oggetto risiede nella tarsia del rosone: il cuore del piano risulta infatti racchiuso da due cornici e decorato in modo talmente fine e fitto che sembra rappresentare un vero e proprio centrino di pizzo o merletto intarsiato nel legno. Al centro di tale sublime decoro si trova un putto che parrebbe danzare leggiadro nell’aire agitando un drappo di tessuto. Al di sotto della superficie risulta presente una fascia sottopiano alta circa dieci centimetri lungo cui corre una greca geometrica intarsiata in varie essenze lignee.
Il tavolo viene sorretto da uno spesso e robusto sostegno centrale a prisma decagonale regolare che presenta una sorta di tamburo subito prima dello snodo delle quattro gambe. Il tamburo evoca alla mente quello tipico delle chiese più importanti come ad esempio Santa Maria del Fiore a Firenze oltre a risultare un ingegnoso espediente con valenze estetiche per dare più slancio in altezza all’intero esemplare. Le quattro gambe del tavolo appaiono mosse nella caratteristica forma ad esse, decorate anch’esse da intarsi di motivi geometrici e terminano con piedi avvolti a riccio sui cui lati si ritrovano le stesse stelle a nove punte presenti sul piano. Tutti gli intarsi dell’intero tavolo risultano costituiti da legni differenti e assai pregiati: noce, gattice, varie essenze di palissandro come il legno di rosa, legno di viola, palissandro viola e legno reale. L’effetto dell’insieme risulta essere trionfale, elegante e di regale importanza, caratterizzato com’è dalla tipica proporzione tra le parti ed armonia del più prezioso gusto ottocentesco, non è un caso se il diametro del piano è perfettamente il doppio dell’altezza totale (160 x 80 cm.) e se ricorre così spesso la forma decagonale del piano in altre componenti del tavolo. Il mobile si presenta in ottimo stato di conservazione.