Ascia da minatore



Mastro armaiolo sassone

Sassonia, terzo quarto del XVII secolo

Materiale: Ferro forgiato, legno ed osso inciso

Misure: lunghezza cm 78

scheda critica a cura di gherardo turchi

Rara ed antica ascia da guerra detta “da minatore” in ferro forgiato con impugnatura in legno intarsiato con inserti in osso inciso realizzata in una di quelle botteghe di mastri armaioli attivi in Sassonia, nel nord della Germania, nel corso del XVII secolo.

Chiamate comunemente ed impropriamente “asce da minatore sassone”, queste armi prendono il loro nome dalla prima corporazione che le adoperò in guerra, i minatori appunto. I secoli XVI e XVII furono costellati di battaglie in tutta Europa; a queste battaglie prendevano parte soldati arruolati dagli eserciti in maniera coatta, senza cioè lasciare alcuna libera scelta ad alcuno. Nel XVI secolo, tra le corporazioni che presero parte alle guerre di confine, vi fu anche quella dei minatori sassoni, uomini grandi e robusti che rimpolparono in maniera massiccia i ranghi militari tedeschi. Il Cinquecento fu per la Germania un secolo di grandi lotte interne che sfociarono poi nel secolo successivo in quella che è conosciuta con il nome di Guerra dei Trent’Anni. Come detto in questi secoli molti erano gli uomini impegnati nelle varie battaglie e non tutti, anzi quasi nessuno se non i grandi regnanti o i militari d’alto rango, venivano equipaggiati con armi ed armamenti dal potere regnante; succedeva quindi che non solo gli arruolati venissero militarmente inquadrati contro la loro volontà, ma dovessero anche portarsi le armi da casa. La corporazione dei minatori sassoni adottò dunque come arma simbolo la scure con la quale svolgevano il loro lavoro in miniera, riadattandola al nuovo uso guerresco. Per tale motivo le asce da guerra sassoni con una particolare forma a trapezio sono ancora oggi conosciute con questo nome.

Questo tipo di armi, di agile maneggevolezza e pratiche nel trasporto furono ampiamente rivalutate nel corso del XVII secolo, tanto che molti alti comandanti tedeschi ne fecero ampio utilizzo sia sui campi di battaglia sia nel corso delle parate militari. L’ascia da minatore divenne in breve tempo una delle armi più richieste agli armaioli tedeschi. Questo fece sì che il gusto decorativo si affinasse sensibilmente nei confronti di tali armi, passando da grezzi pezzi di ferro montati du manici lignei improvvisati a vere e proprie armi di rappresentanza, alle quali era dovuto un grande rispetto di forgia e di decorazione.

Alla produzione del terzo quarto del XVII secolo appartiene l’arma qui in studio. Con lama in ferro forgiato recante le iniziali incise dell’armaiolo da entrambi i lati e decorata al centro con il tipico traforo a trifoglio, l’arma è montata su un manico di legno di frutto riccamente intarsiato a medaglioni dalla forma ovoidale sui quali sono rappresentate, attraverso la tecnica dell’incisione, scene di minatori nell’atto di compiere i loro lavori. Questi inserti sono alternati da altri più piccoli, di forma rotonda, raffiguranti fiori e volti. Particolarmente interessante risulta essere la parte finale dell’impugnatura, completamente rivestita in osso inciso sul quale sono rappresentati da un lato lo Stemma dell’Elettorato Sassone e dall’altro lo stemma della gilda dei minatori. L’arma termina da un lato con un piccolo pomo in osso mentre dall’altra, applicato alla punta di ferro, è presente un puntale di bronzo tornito.

L’opera giunge a noi in ottimo stato conservativo ed oltre ad essere un’importante aggiunta al catalogo di opere realizzate in Sassonia nel corso del XVII secolo rappresenta un vero e proprio documento storico a testimonianza di una delle più importanti gilde di operai guerrieri della storia tedesca.

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