Armaiolo italiano
Italia settentrionale XVII secolo
Materiale: Ferro forgiato e corno
Misure:
scheda critica a cura di gherardo turchi
Antico fusetto da bombardiere conosciuto con il nome di “centoventi” realizzato in quelle fiorenti officine di mastri armaioli attive in veneto nel corso della prima metà del XVII secolo.
Con il nome centoventi si identifica un pugnale con lama triangolare di cui una faccia è segnata da tacche e numeri da 1 a 120, unità di misura solitamente utilizzata per misurare i calibri delle palle di cannone e misurare le bocche di fuoco dei cannoni stessi. Arma solitamente in dotazione ai bombardieri dell’Italia settentrionale di primi anni del XVII secolo, il centoventi fu un’arma largamente utilizzata nei campi di battaglia dato il suo molteplice uso: poteva infatti essere utilizzata per aprire i cartocci della polvere da sparo, per ripulire i foconi dei cannoni dopo l’uso o più semplicemente quale arma bianca in scontro ravvicinato; essendo realizzata con lama triangolare era infatti considerata un’arma micidiale in quanto la ferita inferta da questo tipo di lama non era suturabile nell’immediato, portando così la vittima a morte certa. Altro uso meno conosciuto di questa arma versatile era quello di essere inserito all’interno dei foconi dei cannoni e spezzato all’interno; tale manovra era praticata da parte delle truppe in ritirata al momento dell’abbandono sul campo dell’artiglieria in quanto non permetteva l’utilizzo da parte delle guarnigioni avversarie dei propri cannoni che, diversamente, si sarebbero potuti trasformare in fuoco nemico al momento della fuga.
Con impugnatura in corno lavorato a sezioni di balaustro con piccole sfere di osso intarsiate, atte ad impreziosire l’arma, l’opera presenta due piccoli arresti lavorati a tornio mentre il pomo liscio presenta la classica forma ad oliva. Il tallone della lama si presenta anch’esso lavorato a balaustro e termina con un quadrello alla base degli arresti.
L’opera si presenta in buono stato di conservazione e riveste un’importante aggiunta alla documentazione di quelle dotazioni belliche in uso agli eserciti italiano del XVII secolo.