Cassetta Tedesca pistole



Adrian Gotzke

Berlino XIX secolo

Materiale: Ferro forgiato e legno

Misure: cm 44 x 27

scheda critica a cura di gherardo turchi

Coppia di antiche ed assai rare pistole da duello in cassetta con accessori realizzate a Berlino nel corso del XIX secolo nella bottega del mastro armaiolo Adriaen Götzke.

Poche sono le informazioni riguardanti la produzione di armi da fuoco in Germania nel corso del XIX, in quanto gran parte della produzione di tali armamenti in questo secolo fu principalmente appannaggio di armaioli francesi ed italiani, seppure la Germania fu, nei secoli passati, una delle più grandi fucine di idee ed innovazioni nel campo delle armi da fuoco. Proprio per tale premessa le armi qui in studio risultano essere, non solo per qualità ma anche per firma, estremamente rare.

Tra quei pochi armaioli tedeschi conosciuti spicca infatti il nome dell’armaiolo Götzke. Cresciuto nell’officina di armi del padre, dal quale apprese l’arte della forgiatura del ferro e dell’incisione, Adriaen si dedicò fin da giovane alla realizzazione di armi da fuoco principalmente da tiro e da duello, fondendo spesso i due utilizzi in un’unica arma.

Del giovane Götzke si conoscono ad oggi pochissime armi, per lo più custodite all’interno di musei, in quanto sembra che la sua produzione sia stata estremamente limitata.

Poche sono anche in questo caso le informazioni a noi pervenute sulla vita dell’armaiolo, del quale, come detto, si conservano alcune opere da lui firmate principalmente al Rüstkammer di Dresda.

Concepite proprio unendo l’uso del duello con quello del tiro le armi qui in studio montano canne rigate ottagonali con rinforzo alle culatte sui cui è incisa la firma “A. GÖTZKE IN BERLIN”. Al vivo di volata le canne presentano una gioia di bocca particolarmente pronunciata con doppia strozzatura e tacca di mira che funge non solo da rinforzo ma ha soprattutto la funzione di migliorare la precisione del tiro, permettendo alla palla di piombo una più graduale distorsione ed un minor angolo di caracollo. Le canne sono fissate alle casse di legno attraverso piastre di ferro decorate ad incisioni di girali fitomorfi poste alle culatte; lo stesso decoro di girale è riproposto sulle batterie, così come sui ponticelli, sulle contropiastre e sulle culatte dei calci. Particolare interessante risulta essere lo stecker al grilletto, utilizzato per ridurre la pressione e consentire il colpo di precisione. Ultimo particolare essenziale risulta essere l’applicazione della sicura sul lato della batteria, appena sotto il cane. Tutti questi ingegni appena descritti collocano la produzione delle pistole in quella compagine di armi estremamente raffinate e pensate per una clientela attenta non solo all’estetica ma anche e soprattutto alla precisione di tiro.

Le armi sono adagiate in una cassetta lignea finemente listrata in radica di noce bruno impreziosita da inserti in ottone dorato, sul cui coperchio è applicata una placca, anch’essa in ottone dorato su cui è inciso uno stemma nobiliare, presumibilmente della famiglia committente. L’interno della cassetta, rivestita in velluto viola, presenta tutti quelli accessori utili per il corretto funzionamento e la pulizia delle armi tra cui martello battipalle, cacciavite, portapolvere da sparo, fondipalle, oliatore, bacchette, spicillo per la pulizia dei luminelli, dosa luminelli e quant’altro venisse comunemente utilizzato per la manutenzione delle opere.

L’opera giunge a noi in ottimo stato conservativo, eccezion fatta per la mancanza della chiave della cassetta presumibilmente andata perduta nel corso dei secoli.

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