Coppia di pistole da duello in cassetta



Salvatore Mazza

Napoli, XIX secolo

Materiale: Legno e ferro

Misure: 47 x 31 cm

scheda critica a cura di gherardo turchi

Coppia di antiche ed assai rare pistole da duello ad avancarica con meccanismo a luminello in cassetta lignea completa di accessori realizzate dall’armaiolo Salvatore Mazza, attivo a Napoli nel corso della metà del XIX secolo.

Documentato del 1820 al 1870, Salvatore Mazza nacque presumibilmente alla fine del XVIII secolo in quanto, come si evince dai documenti storici dell’epoca, dopo essere stato direttore della Reale Fabbrica d’Armi di Torre Annunziata, nel 1820 si mise in proprio come armaiolo aprendo una bottega nel largo del Castello al numero 50. Da tale considerazione si evince quindi che per essere stato per anni direttore della Reale Armeria, nel 1820 il Mazza dovesse avere almeno 30 anni. Nel 1828 il Maestro fu costretto a spostare la sua attività in un laboratorio più grande sempre in largo Castello, in quanto la fiorente attività di produzione di armi da fuoco vedeva impegnate quasi 60 persone alle dipendenze del Mazza stesso. Sempre nel 1828 Salvatore Mazza venne premiato con la medaglia d’argento dal Reale Istituto d’Incoraggiamento alle Scienze Naturali ed Economiche per il miglioramento della sua manifattura d’armi e per la costruzione dello “schioppo nel bastone”, arma particolarmente apprezzata dal Re Ferdinando I. Nel 1842 la carriera del Mazza vide arrivare il massimo riconoscimento, con il conferimento della medaglia d’oro per la realizzazione di una rivoltella ad otto colpi presumibilmente, traducendo i vecchi documenti rinvenuti, provvista di meccanismo a ripetizione. Le opere di Salvatore Mazza sono oggi conservate nei più grandi musei del mondo tra cui, ovviamente l’Armeria Reale di Napoli.

Proprio al catalogo autografo di Salvatore Mazza appartengono le armi in esame. Le pistole montano canne a sezione ottagonale riccamente incise a racemi e fogliami, tra i quali si trova incisa la firma MAZZA NAPOLI, firma che si ritrova anche sulle batterie, anch’esse magistralmente incise con motivi fogliacei a creare un continuum con il decoro delle canne. Anche la contropiastra, realizzata in misura ridotta al fine di far risaltare ulteriormente il pregio del legno delle casse, è incisa a motivi fitomorfi. Proprio le casse lignee delle armi tendono ad avere un’importanza particolare in questo meraviglioso set da duello; realizzate interamente in radica di olmo, assumono agli occhi dello spettatore un aspetto tartarugato, motivo decorativo questo utilizzato dal Mazza principalmente su armi di committenza nobiliare o alto borghese in quanto la radica di olmo con venature così marcate era molto difficile da reperire nel corso del XIX secolo. A riprova di tale tesi risulta essere la realizzazione della cassetta in cui le armi risultano adagiate. Listrata in radica di olmo con finiture in ottone dorato, la stessa presenta uno scudo incastonato sul coperchio, pronto ad essere inciso con lo stemma della famiglia che ne avesse concluso l’acquisto, pratica molto in voga all’epoca su questo tipo di oggetti. Aprendo la cassetta si nota come la scritta in oro “MAZZA IN NAPOLI” sia impressa sul velluto verde che adorna l’interno, facendo da cornice non solo alle armi, ma anche a tutti gli accessori da sparo presenti; la cassetta risulta infatti essere dotata di porta polvere, cacciavite, martello, dosa luminelli, colino, fondi palle , bacchette di caricamento, oliatore e tutti quelli accessori utili al perfetto utilizzo, pulitura e mantenimento delle pistole.

La cassetta da duello qui in studio giunge fino a noi in perfetto stato di conservazione, motivo questo che ne determina l’importanza conferitale nel corso dei secoli, e rappresenta un’importante aggiunta al catalogo autografo del grande armaiolo Salvatore Mazza.

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