Armaioli Bresciani
Brescia, ultimo quarto del XVI secolo
Materiale: Legno e ferro
Misure: 64 cm
scheda critica a cura di gherardo turchi
Elegante schioppetto di grandi dimensioni solitamente denominato “terzarolo”. Il nome è dovuto alle maggiori dimensioni rispetto ad una comune pistola, nello specifico la lunghezza della sua canna equivale ad un terzo rispetto ad un comune archibugio. Proprio le sue grandi dimensioni resero il terzarolo famoso quale arma micidiale nello scontro ravvicinato, durante il quale l’utilizzo di questi schioppetti permetteva al colpo di usufruire di una potenza detonante pari a quella di un fucile pur mantenendo l’agilità e la maneggevolezza data dalle ridotte dimensioni.
La batteria a ruota esterna con cane a balaustro, unitamente alla canna ottagonale recante i punzoni classici utilizzati dai bresciani, collocano la produzione dell’arma in quelle officine di armaioli attive a Brescia nel corso dell’ultimo quarto del XVI secolo. Interessante inoltre risulta essere la marca “HG” alla culatta, quella alla codetta atta a rappresentare uno spiedo friulano ed il punzone a pettine.
Infine un’attenzione particolare deve essere riposta sui fornimenti in ferro, armoniosamente combinati con la cassa in noce.